CESANA-SESTRIERE: LA CORSA DEI CAMPIONI

DSC_8138Il 1900 segna la nascita ufficiale delle grandi corse in salita italiane. La culla di questa specialità è il Piemonte, con “piste” naturali che si arrampicano sulle sue montagne; la mente ed il cuore che animano la nuova passione sono quelli dell’Automobile Club Torino. I 5 chilometri che dividono Madonna del Pilone da Pino Torinese sono quelli che il 21 aprile 1900 hanno misurato la bravura dei pionieri automobilistici. Poi sono arrivate la Sassi-Superga e la Susa-Moncenisio, le corse in salita che hanno richiamato la sfida tra le poche automobili circolanti nel 1902.
A queste si sono aggiunte in seguito la Garessio-San Bernardo, la Biella-Oropa e, appena al di là dei confini piemontesi, la Aosta-Gran San Bernardo.

Il 6 agosto del 1961, anno delle celebrazioni per il centenario dell’Unità d’Italia, l’Automobile Club Torino, tenne a battesimo la “Cesana-Sestriere”. La lunga storia di questa gara si può considerare divisa in due epoche: quella del primo periodo tra il 1961 e il 1973 e quella del secondo tra il 1981 e il 1992. Nella pausa tra il ’74 ed il 1980, la Cesana-Sestriere è rimasta in silenzio, ma è stata inserita come prova cronometrata nel percorso del Giro d’Italia Automobilistico.

Nei primi quattordici anni della Cesana-Sestriere (che appena nata poteva già contare sulla validità per il titolo italiano assoluto e per il Trofeo Europeo, in seguito Campionato Europeo FIA della Montagna) si sono alternati sul gradino alto del podio grandi nomi come Edgar Barth, Lodovico Scarfiotti, Arturo Merzario, Rolf Stommelen, e grandi case automobilistiche quali Maserati, Porsche, Ferrari, Abarth. Alla ripresa degli anni Ottanta, la competizione si era trasformata in gara tecnica con le vetture sport di Enzo Osella tra le vere protagoniste.

Ma la passione del pubblico e l’alta partecipazione dei piloti non è mai cambiata, né si è attenuata, anzi, la volontà di mettere alla prova la propria automobile ed i propri nervi per stampare sempre nuovi record, ogni anno da migliorare. Questo ha permesso a grandi campioni di percorrere i 10 km e 400 metri del tracciato sempre in un tempo minore fino a raggiungere il record di 4’32”68 fatto segnare da Andres Vilarino nell’ultima edizione disputata.

Di sicuro, la “Cesana-Sestriere” si è meritata il posto di grande prestigio tra le cronoscalate: sulla sua tortuosa lingua d’asfalto si sono affrontati a viso aperto una moltitudine di piloti, che a centinaia hanno composto la lista degli iscritti di ogni edizione.

Il dominatore per numero di vittorie conquistate è indubbiamente il toscano Mauro Nesti che è riuscito a tagliare il traguardo nel minor tempo per ben nove volte (nel 1972, 1973, 1981, 1982, 1983, 1984, 1986, 1988 e 1989). Con due vittorie a testa troviamo Barth (1963, 1964 su Porsche 908, Scarfiotti (1965, 1966 su Ferrari Dino) e Vilarino (1990, 1992 su Lola).

 

LA STORIA DELLA “CESANA-SESTRIERE” – LA CORSA DEI CAMPIONI

Il 1900 segna la nascita ufficiale delle grandi corse in salita italiane. La culla di questa specialità è il Piemonte, con “piste” naturali che si arrampicano sulle sue montagne; la mente ed il cuore che animano la nuova passione sono quelli dell’Automobile Club Torino. I 5 chilometri che dividono Madonna del Pilone da Pino Torinese sono quelli che il 21 aprile 1900 hanno misurato la bravura dei pionieri automobilistici. Poi sono arrivate la Sassi-Superga e la Susa-Moncenisio, le corse in salita che hanno richiamato la sfida tra le poche automobili circolanti nel 1902.
A queste si sono aggiunte in seguito la Garessio-San Bernardo, la Biella-Oropa e, appena al di là dei confini piemontesi, la Aosta-Gran San Bernardo.

Il 6 agosto del 1961, anno delle celebrazioni per il centenario dell’Unità d’Italia, l’Automobile Club Torino, tenne a battesimo la “Cesana-Sestriere”. La lunga storia di questa gara si può considerare divisa in due epoche: quella del primo periodo tra il 1961 e il 1973 e quella del secondo tra il 1981 e il 1992. Nella pausa tra il ’74 ed il 1980, la Cesana-Sestriere è rimasta in silenzio, ma è stata inserita come prova cronometrata nel percorso del Giro d’Italia Automobilistico.

Nei primi quattordici anni della Cesana-Sestriere (che appena nata poteva già contare sulla validità per il titolo italiano assoluto e per il Trofeo Europeo, in seguito Campionato Europeo FIA della Montagna) si sono alternati sul gradino alto del podio grandi nomi come Edgar Barth, Lodovico Scarfiotti, Arturo Merzario, Rolf Stommelen, e grandi case automobilistiche quali Maserati, Porsche, Ferrari, Abarth. Alla ripresa degli anni Ottanta, la competizione si era trasformata in gara tecnica con le vetture sport di Enzo Osella tra le vere protagoniste.

Ma la passione del pubblico e l’alta partecipazione dei piloti non è mai cambiata, né si è attenuata, anzi, la volontà di mettere alla prova la propria automobile ed i propri nervi per stampare sempre nuovi record, ogni anno da migliorare. Questo ha permesso a grandi campioni di percorrere i 10 km e 400 metri del tracciato sempre in un tempo minore fino a raggiungere il record di 4’32”68 fatto segnare da Andres Vilarino nell’ultima edizione disputata.

Di sicuro, la “Cesana-Sestriere” si è meritata il posto di grande prestigio tra le cronoscalate: sulla sua tortuosa lingua d’asfalto si sono affrontati a viso aperto una moltitudine di piloti, che a centinaia hanno composto la lista degli iscritti di ogni edizione.

Il dominatore per numero di vittorie conquistate è indubbiamente il toscano Mauro Nesti che è riuscito a tagliare il traguardo nel minor tempo per ben nove volte (nel 1972, 1973, 1981, 1982, 1983, 1984, 1986, 1988 e 1989). Con due vittorie a testa troviamo Barth (1963, 1964 su Porsche 908, Scarfiotti (1965, 1966 su Ferrari Dino) e Vilarino (1990, 1992 su Lola).